domenica 6 febbraio 2011

Fuori dal mille proroghe gli emendamenti per cultura e beni culturali?

L'assemblea nazionale del Partito Democratico ha approvato un documento sulla cultura, illustrato da Matteo Orfini, responsabile del settore nella segreteria del partito.

In attesa di conoscere in dettaglio le idee e le proposte, tra cui l'abolizione di ARCUS e l'impegno verso i "lavoratori" del settore spesso "precari, privi di diritti, tutela e riconoscimento", mi sembra importante sottolineare ora un altro punto.

La presa di coscienza dell'urgenza di intervenire. Siamo prossimi al punto di non ritorno. Bene i programmi per il futuro che ridanno alla cultura e ai beni culturali il ruolo centrale che meritano ma senza un intervento tempestivo saranno vuoti. L'intervento tempestivo deve essere fatto nell'ambito del decreto mille proroghe, che andrà in discussione in Parlamento nei prossimi giorni. Senza, pare, gli emendamenti su cultura e beni culturali.
"Se nei prossimi giorni nella discussione del mille proroghe non succede qualcosa non ne usciamo più".

Condivido questa preoccupazione in pieno.
Per la mia vita personale, perché avevo riposto qualche speranza, seppur debole, in quegli emendamenti che proponevano di assumere al MIBAC il personale già selezionato di cui ha gran bisogno.
Per il sistema beni culturali in generale, che è al collasso.

Mi unisco a Matteo Orfini nel chiedere al Partito Democratico e, aggiungo io, a tutte le forze politiche che hanno mostrato qualche interesse per la cultura e i beni culturali a combattere questa battaglia nei prossimi giorni, nella discussione al mille proroghe.

Non c'è più tempo. Mentre attendiamo fantasmagoriche rivoluzioni, il patrimonio culturale si sbriciola.
Chi ne risponderà?


http://beta.partitodemocratico.it/doc/203002/gli-interventi-della-segreteria-pd-e-dei-presidenti-dei-forum-allassemblea-nazionale.htm

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