mercoledì 30 marzo 2011

Ferrara - Salone dell'Arte e del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali e Ambientali

Apre oggi la XVIII edizione del Salone dell'Arte e del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali e Ambientali di Ferrara.
Tra le diverse iniziative promosse dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali segnalo per il settore archeologico:

Convegni:
I restauri di Ravennantica. Esperienze di valorizzazione nel mosaico antico
Promosso dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna e Fondazione RavennAntica, Parco Archeologico di Classe

L’area archeologica di Augusta Bagiennorum: interventi di recupero, restauro e valorizzazione
Promosso dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte

Il progetto di restauro dell'area archeologica di Libarna: studi ed analisi propedeutici al restauro delle strutture monumentali
Promosso dalla Soprintendenza per i Beni archeologici del Piemonte

Incontri Tecnici:
Struttura di protezione-funzione di integrazione e conservazione - Palazzo Re Barbaro di Porto Torres
Promosso dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Sassari e Nuoro

Le navi del porto di Olbia: dallo scavo al museo
Promosso dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Sassari e Nuoro

Il male della pietra: diagnosi e cura di un monumento megalitico
Promosso dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Sassari e Nuoro

Incontri allo stand
Quali rotte per la nave di Valle Ponti? Confronto fra nuove e le vecchie metodiche nel restauro dei grandi legni archeologici imbibiti
Promosso dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna


Amici del Museo Archeologico di Olbia

Si è recentemente costituito su Facebook il Gruppo degli Amici del Museo Archeologico di Olbia, che oggi conta 634 iscritti in Italia e all’estero.
Il gruppo sostiene e promuove il Museo nella convinzione che rappresenti una struttura culturale di straordinario valore, che racchiude in sé eccezionalmente tre funzioni di primaria importanza: custodia della memoria storica della città; riqualificazione urbana dell’area portuale, valorizzazione dell’offerta culturale e turistica.
La ricchezza delle collezioni esposte e di un’eccezionale sezione di archeologia navale, la qualità progettuale dell’edificio appositamente costruito per accogliere il Museo e la posizione tra il centro urbano e il porto rendono questa struttura un ponte ideale che introduce i viaggiatori alla conoscenza della città, riallacciando i fili della sua storia presente e passata.
Pur essendo stato aperto al pubblico finora soltanto per brevi periodi, dopo l’inaugurazione nel 2007, il Museo ha già raccolto consensi e apprezzamento da parte di visitatori italiani e stranieri, che ne sono diventati i principali sostenitori e promotori.
E’ auspicio comune che il successo ottenuto incrementi il sentimento di orgoglio dei cittadini di Olbia per un simile patrimonio, che di fatto arricchisce la città e la comunità.

Il Museo è stato aperto al pubblico ieri pomeriggio, dopo quasi 4 anni dal suo allestimento e dall'inaugurazione.
La speranza è che questa sia la volta buona e che la gestione transitoria approntata dal Comune di Olbia sia effettivamente tale e che ad essa si sostituisca al più presto una gestione stabile e qualificata quale una simile struttura merita.

Per aderire al gruppo Amici del Museo Archeologico di Olbia ed essere aggiornati sulle iniziative in corso è sufficiente iscriversi attraverso la pagina di Facebook.

sabato 26 marzo 2011

Assunzioni al Mibac. Come, dove e quando?

L'annuncio di assunzioni di personale al Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha mandato in fibrillazione i circa 600 idonei dell'ultimo concorso espletato, che intravedono finalmente una prospettiva per il loro futuro.
È auspicabile l’immediata attuazione dei provvedimenti che il decreto prevede in merito.
È auspicabile che non sia l’ennesimo annuncio a vuoto.
Il decreto è appena stato approvato dal Consiglio dei Ministri.
Ma è comprensibile l’impazienza, anche perché molti, come me, al tempo trascorso dall’approvazione delle graduatorie sommano la lunga attesa del concorso stesso.
È comprensibile l’impazienza di conoscere i dettagli di queste assunzioni, perché è dai dettagli (che non sono in realtà proprio dettagli) che dipende il nostro futuro ed essi non sono ancora chiari.

Le 170 unità da assumere come si ripartiscono tra le diverse qualifiche (dirigenti, funzionari e assistenti)? 
E, nell'ambito dei funzionari, come si ripartiscono tra i diversi profili professionali (archeologi, architetti, storici dell'arte, archivisti, bibliotecari e amministrativi)? 
E, nell'ambito degli assistenti, come si ripartiscono tra i profili (archeologico, storico-artistico e archivistico) in cui il comparto si suddivide? 
E come si ripartiscono tra le diverse regioni, dato che il concorso era su base regionale e quindi le graduatorie sono regionali?
Si terrà conto della sproporzione dei posti messi a concorso per i diversi profili professionali e nelle varie regioni, in relazione alle effettive esigenze delle strutture periferiche del Ministero?
Con quali criteri si procederà all’assunzione di 30 funzionari a Pompei?
In Campania non c’è stato il concorso per i funzionari, non ci sono graduatorie.
Viene da chiedersi perché, nel 2008 (anno in cui è stato bandito il concorso) la situazione di emergenza del sito era ben nota...
Se -così pare dalle dichiarazioni- si attingerà alle graduatorie esistenti, come?
E il quesito si pone anche nell’eventualità che, oltre al caso peculiare di Pompei, altre regioni che non hanno avuto il concorso possano beneficiare dello sblocco delle assunzioni.
Stilare una graduatoria nazionale da quelle risultanti da un concorso espletato su base regionale, con prove d'esame e criteri di valutazioni autonomi da regione a regione (di fatto concorsi separati), non appare così semplice e potrebbe dar luogo a sperequazioni e contestazioni che è opportuno evitare, anche per non allungare, nuovamente, i tempi delle assunzioni.
È indispensabile fare chiarezza al più presto e si auspicano scelte condivise e improntate a criteri di trasparenza e equità. 

giovedì 24 marzo 2011

Museo Archeologico di Olbia

Martedì 29 marzo 2011, ore 17:30
Apertura Museo Archeologico di Olbia e presentazione del Relitto 1 e dei timoni e degli alberi di navi romane rinvenute nello scavo del porto antico.

Sospese le Giornate Nazionali per la Cultura e lo Spettacolo

Preso atto del decreto approvato dal Consiglio dei Ministri che accoglie molte delle richieste avanzate, i promotori sospendono la mobilitazione del 26-28 marzo a favore della Cultura e dello Spettacolo e tuttavia richiamano le molte cose ancora da fare.
Perciò propongono che si apra al più presto un tavolo nazionale di confronto e discussione delle proposte di riforma per il rilanciare il settore culturale. 
http://www.fondoambiente.it/Visto-Dal-FAI/sospese-le-giornate-nazionali-cultura-e-spettacolo.asp

mercoledì 23 marzo 2011

E qualcosa finalmente si muove...

236 milioni di euro: 149 per il FUS, 80 per i Beni Culturali, 7 per le istituzioni culturali.
Una "norma stabile, perenne" a partire dal 2011.
Per Pompei un piano straordinario di manutenzione, poteri più incisivi per il Soprintendente Archeologo in materia di tutela e autonomia di gestione dei fondi, assunzione di 30 funzionari (archeologi e architetti), 50 operai specializzati.
Sblocco delle assunzioni (non solo Pompei, quindi) di dirigenti e funzionari tecnici: 170 unità all'anno.
Questi i provvedimenti previsti dal decreto approvato oggi dal Consiglio dei Ministri

Finalmente una risposta concreta.
Finalmente si apre uno squarcio nel muro di silenzio e di immobilità innalzato nei mesi scorsi di fronte all'ineluttabilità di rivedere una politica dissennata e di rilanciare un settore che sta morendo nell'indifferenza dei più.

Restano da definire i dettagli delle assunzioni, non irrilevanti per la vita di chi attende da oltre un anno di sapere se e quando arriverà il suo momento. 
Come ad esempio la distribuzione dei posti per profilo professionale e per regione. 
Come ad esempio i criteri di assunzione dei funzionari a Pompei, dal momento che in Campania non ci sono graduatorie aperte.
L'attesa continua, con un po' di speranza in più...con la speranza che non sia solo un'illusione.


Qualche riserva va comunque avanzata sullo scambio "aumento biglietto del cinema/aumento accise carburanti"...sicuri che non si poteva fare di meglio?

domenica 20 marzo 2011

"Soprintendenze ridotte all'osso". Ilaria Borletti, Presidente FAI a Che tempo che fa, Rai3

Tra le altre, domanda di Fazio sul Ministero per  Beni e le Attività Culturali: qual è il primo provvedimento che secondo lei andrebbe adottato?
Risposta: Intanto ripristinare l'organico del Ministero. Abbiamo Soprintendenze che sono ormai ridotte all'osso che non possono più esercitare quel compito di tutela che precede il compito di valorizzazione...............ripristino dei fondi..............ridare a questo Ministero la dignità di Ministero cardine....per il presente.....e soprattutto per pensare al futuro.......

martedì 15 marzo 2011

Io scelgo i Beni Culturali, e tu?

Salvatore Settis prima, Andrea Carandini ora. 
Due Presidenti del Consiglio Superiore dei Beni Culturali e del Paesaggio che si dimettono nel giro di due anni vorrà pure dire qualcosa.
La resa di fronte ad un vergognoso accanimento contro i beni culturali e contro le persone che se ne prendono cura.
Ma se "hanno vinto i nemici del patrimonio", abbiamo perso tutti.
Io non voglio perdere.
Io scelgo i beni culturali, e tu?

domenica 13 marzo 2011

Io scelgo i Beni Culturali

La politica per i Beni Culturali ha toccato il punto di non ritorno. Occorre fare una scelta.
Si può tacere e lasciare che si prosegua, senza inciampi, lungo la strada tracciata negli ultimi anni, abbandonare a se stesso il patrimonio culturale, finché non ci sarà più modo di rimediare e l’obiettivo di liberarsi del pesante fardello sarà raggiunto.
Oppure si può dire BASTA e tracciare un’altra strada.
Chi nell’ampio mondo dei Beni Culturali ha scelto di operare lo sta facendo, in vari modi, da tempo. E ancora, duole dirlo, non è sufficiente.
L’ormai celebre, e infelice, frase “con la cultura non si mangia” è stata commentata più e più volte. E più e più volte ne è stata sottolineata l’inesattezza.
Eppure l’idea che la cultura non è un lavoro è più diffusa di quanto si pensi.
Grava sulla cultura e sulle professioni culturali l’ombra, opprimente, del dilettantismo, che ne mina la dignità e la credibilità.
Lo sappiamo bene noi archeologi, che non esistiamo, ufficialmente.
E non è che ciò abbia a che fare solo con i professionisti che operano dall’esterno –sui quali, certo, il peso è più grave perché essi sono anche senza potere contrattuale nei rapporti di lavoro, senza diritti, senza tutele di alcun genere. Senza e basta.

sabato 12 marzo 2011

Archeologhe che (r)esistono - Intervento ANA alla manifestazione RIMETTIAMO AL MONDO L'ITALIA - 8 marzo 2011


Siamo su questo palco, ma noi non esistiamo.

Studiamo sette anni tra laurea e specializzazione in università statali; lavoriamo coperte da contratti fasulli e degradanti, spesso per grandi aziende pubbliche; paghiamo regolarmente le tasse e lavoriamo ogni giorno nei cantieri urbani e nei grandi scavi scientifici, ma per lo Stato la nostra professione, semplicemente, non esiste.

Forse perché noi non portiamo in salvo l’antico vaso, non allineiamo le piramidi di Giza per aprire passaggi dimensionali per gli extraterrestri, non ci lanciamo con le liane per espugnare il tempio maledetto o recuperare il sacro Graal.
Noi abbiamo scelto di studiare e interpretare il passato per restituirlo al presente e al futuro di chi ci sarà dopo di noi, facendo proprio quel patrimonio di conoscenze che insegna a leggere e ricomporre, attraverso gli oggetti e i frammenti, i modi in cui uomini e donne di volta in volta hanno risolto insieme la loro esistenza.

Abbracciamo il Colosseo. Intervento del Vice-Presidente ANA Slavo Barrano alla manifestazione del 5 marzo



Roma, 05 Marzo 2011 – Abbracciamo il Colosseo
Saluto e ringrazio tutte le associazioni di professionisti che hanno promosso, sostenuto e creduto in questa Campagna: Associazione Italiana Biblioteche, Associazione Restauratori Italiani, Assotecnici, Associazione Guide Turistiche Campane, Confederazione Italiana Archeologi, Federagit-Guide Turistiche, Italian Associacion of Conservation Scientists, Le Ragioni del Restauro, Associazione Nazionale Archeologi.


Approfitto della Direttrice dell'Unità che mi ha appena passato la parola per togliermi una curiosità, dal momento che non ho avuto il tempo di leggere i giornali: ma il Ministro Bondi si è dimesso o no? No, perché già nella primavera del 2009 aveva annunciato che si sarebbe dimesso di lì a poco, qualora fosse diventato Coordinatore del PdL. “Per serietà” aggiunse. Poi è diventato Coordinatore ed è rimasto al suo posto altri due anni. Adesso annuncia nuovamente le dimissioni. Ma lo farà davvero?
Al di là delle battute sappiamo tutti come questo Governo si è presentato al Paese nel 2008.

1) Con una primavera dei tagli terrificanti agli assi portanti dello Stato: Istruzione, Università, Ricerca, Cultura. E un taglio spaventoso al bilancio dei Beni Culturali, che vuol dire tutela del territorio, del paesaggio, del patrimonio culturale 1 miliardo e 402.092.902,83 euro di tagli per triennio 2009/2011 (D. L. 112/2008)
Taglio di spese per la tutela nel 2009 - 35,08 %
2) Poi è venuta l'estate dei commissariamenti: Prima Pompei (Luglio 2008), poi i teatri e le fondazioni liriche, tra i continui tentativi di archeocondono e la paralisi del Mibac, sempre più burocratizzato al vertice, ma paralizzato dal turn-over e privato di risorse e personale nelle Soprintendenze, le uniche strutture a garantire il controllo effettivo sul territorio. E mentre al personale tecnico-scientifico vengono tagliati i rimborsi per la benzina e per il telefono, alla Società Arcus vengono concessi 200 milioni di euro per il triennio 2010-2012, con la possibilità di gestire risorse in autonomia, ricorrendo a personale non selezionato con prove pubbliche. E nel frattempo ci sono centinaia di idonei all'ultimo concorso MIBAC che hanno superato durissime selezioni e ancora attendono di essere assunti.
3) L'autunno è andato avanti con il Commissariamento delle Soprintendenze Archeologiche di Roma e Ostia e con la dolorosa rimozione del Presidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali, il Prof. Salvatore Settis, costretto alle dimissioni dopo aver denunciato l'entità dei tagli e pronosticato lucidamente quello che sarebbe accaduto nei mesi a venire. Quando il Governo ha annunciato Bertolaso come Commissario Straordinario alle Aree Archeologiche di Roma e Ostia, la cricca già si sfregava le mani da mesi.

venerdì 11 marzo 2011

I Beni Culturali? Eliminati

Con un altro taglio di 50 milioni di euro si decreta l’eliminazione dei Beni Culturali, improduttiva zavorra del bilancio dello Stato e grave "ostacolo allo sviluppo economico del paese".
Si decreta inoltre la chiusura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, rendendo di fatto superflue le dimissioni, per altro tardive, dell'attuale Ministro, che si dice rattristato, e il balletto di poltrone dal quale doveva emergere il sostituto. Il quale difficilmente avrebbe potuto fare peggio ma altrettanto difficilmente avrebbe potuto fare meglio.
Egli avrebbe, infatti, avuto in eredità la missione di far comprendere ai suoi colleghi di Governo che l’improduttiva zavorra è invece una risorsa inestimabile. Missione impossibile, se la risposta all’elenco di misure improrogabili che il nuovo Ministro avrebbe dovuto adottare immediatamente, proposto al più tardi qualche giorno fa dal Presidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali e del Paesaggio Andrea Carandini, è stata un'altra sforbiciata alle risorse economiche già inesistenti.

Dopo lunga agonia, decade, venendo meno l'oggetto stesso della disposizione, l'articolo 9 della Costituzione, senza che sia necessario avviare la lenta procedura di una legge costituzionale. Almeno una parte del suddetto articolo -la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura - Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione (sulla parte relativa alla ricerca scientifica e tecnica si è già ampiamente infierito in passato, oggi non c'è quasi più nulla da eliminare).
Per il personale attualmente in forza al Ministero per i Beni e le Attività Culturali è previsto, data l’età media, un piano di pre-pensionamento.
Per tutti gli altri operatori del settore, idonei dell’ultimo concorso, professionisti e aziende private, che fino ad oggi hanno contribuito attivamente, ma inutilmente, alla sopravvivenza del comparto, è arrivato il momento di inventarsi un’altra vita.
La transizione al nuovo regime sarà piuttosto rapida: musei, siti archeologici, monumenti storici e opere d’arte abbandonati a loro stessi non resisteranno a lungo.
Pregasi affrettarsi eventuali interessati a rilevare il comparto. 

lunedì 7 marzo 2011

Abbracciamo il Colosseo! Associazione Nazionale Archeologi

Abbracciamo la cultura - Sassari, Piazza Castello 5 marzo 2011: L'intervento del Presidente ANA Sardegna

Abbracciamo la cultura
di Giuseppina Manca di Mores, Presidente Associazione Nazionale Archeologi – sezione Sardegna.

Benvenuti a quella che certamente è e sarà ricordata come una giornata importante per la cultura in Italia.


In questo stesso momento, a Roma, una variopinta catena umana si va formando intorno al Colosseo mentre sul palco esponenti della cultura, fra cui il vicepresidente dell’Associazione Nazionale Archeologi Salvo Barrano, danno voce ai monumenti a rischio, dimenticati o maltrattati e agli operatori della cultura (spesso anch’essi a rischio, dimenticati o maltrattati al pari dell’oggetto del loro lavoro).
In questo stesso momento in tutta Italia, a Padova come all’Aquila, a Pompei come in Sicilia, le mani si uniscono in un abbraccio affettuoso intorno ai monumenti e all’arte accompagnate da musica e performance teatrali.
Ed è con particolare gioia che registriamo come, nelle ultime ore, all’abbraccio del castello di Sassari si sia aggiunto quello all’anfiteatro romano di Cagliari e la notizia della sentenza del Consiglio di Stato che ribadisce il vincolo ampio sulla necropoli punica e sul colle di Tuvixeddu a Cagliari.

sabato 5 marzo 2011

Abbracciamo la cultura - Sassari, Piazza Castello 5 marzo 2011: Le foto

Abbracciamo la cultura - Sassari, Piazza Castello 5 marzo 2011: Il Comunicato del Comitato vincitori e idonei concorso MIBAC 500 posti

Il Comitato vincitori e idonei concorso MIBAC 500 posti conta oltre 330 membri distribuiti su tutto il territorio nazionale. Nasce su facebook nell’ottobre 2009 al fine di promuovere le assunzioni dei vincitori, avvenute nel 2010, e lo scorrimento delle graduatorie degli idonei dell’ultimo concorso indetto dal Ministero per i beni e le Attività culturali nel luglio 2008, graduatorie bloccate nonostante il pensionamento di oltre mille unità e la presenza dei relativi risparmi, che consentirebbero l’ingresso nel ministero di circa 200 nuove unità secondo le attuali norme che regolano il turn over.

Dopo l'approvazione in Senato del decreto “Milleproroghe”, che ha stralciato tutti gli emendamenti miranti a convogliare risorse nei Beni Culturali, tra cui l’assunzione di archeologi e altro personale per Pompei, dobbiamo constatare ancora una volta la scarsa attenzione della classe politica per il patrimonio culturale italiano, eccettuata l'iniziativa di alcuni parlamentari. I continui proclami sulla importanza strategica dei beni culturali nello sviluppo economico e sociale del nostro paese, non si sono tradotti neppure in questa occasione in investimenti e in atti concreti che diano respiro a un settore ormai allo stremo a causa dei progressivi e inesorabili tagli praticati negli ultimi anni. Nonostante i frequenti allarmi delle Soprintendenze sulla cronica mancanza di personale tecnico e di fondi a disposizione, nonostante il rilievo mediatico internazionale dei crolli ai danni di monumenti unici al mondo, nonostante gli appelli degli intellettuali per lo stato di abbandono del nostro patrimonio, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, un tempo organo ad alto valore tecnico e fiore all'occhiello delle politiche di tutela, continua ad essere trattato dal governo alla stregua di un qualsiasi apparato amministrativo, senza alcun rispetto per le sue peculiarità.

Ci lascia sconcertati che nonostante la gravissima carenza di organico, derivata da decenni di mancanza di concorsi, la Funzione pubblica intimi al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, nel silenzio generale e soprattutto nella totale assenza del Ministro competente, di applicare un ulteriore e indiscriminato taglio del 10% sull'organico di fatto.

Ci lascia sconcertati l’incomprensibile scelta di trasferire in toto al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, lo stesso ministero a cui si impone un taglio del 10% dell’organico, le 150 unità del dismesso Ente Teatrale Italiano e dell'ex Ente Tabacchi senza valutare i profili professionali dei dipendenti, nè le esigenze del ministero stesso, che avrà in questo modo aree amministrative in esubero e aree tecniche sotto-organico.

Ci lascia sconcertati ed è oltremodo offensivo che si riversino milioni di Euro nelle tasche delle società di diritto privato Arcus e Ales: a quest'ultima sono stati riservati di recente, da parte dello stesso Ministero per i Beni e le Attività Culturali, 12 milioni di euro da spendere tra Lazio e Campania per assunzioni di personale e interventi operativi, mentre le sedi periferiche sono prive di risorse e gli idonei dell'ultimo duro e selettivo concorso pubblico, che potrebbero rappresentare un valore aggiunto per il Ministero, sono lasciati in trepida attesa e con il costante timore che le graduatorie vadano in scadenza.

Noi riteniamo che le logiche che devono guidare il settore dei beni culturali, che per la sua unicità riconosciuta a livello mondiale potrebbe rappresentare la chiave di volta per uscire dalla crisi economica che attanaglia il nostro paese, debbano essere chiare, limpide e improntate a una strategia di lungo periodo. Di fronte all'attuale situazione, che conferisce al Ministero l'immagine di un organismo in disarmo, attendiamo dalla politica, maggioranza e opposizione, una risposta concreta che vada al di là delle dichiarazioni di impegno, e una scelta di campo, che è urgente e non più derogabile.

Il Comitato vincitori e idonei dell’ultimo concorso indetto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali chiede al governo un gesto concreto e una politica trasparente, chiede l’immediato assorbimento degli idonei delle graduatorie di merito del concorso pubblico !!!!!