sabato 19 febbraio 2011

Comunicato Stampa del comitato vincitori e idonei concorso MIBAC 500

COMUNICATO STAMPA 19 febbraio 2011

Dopo l'approvazione in Senato del cosiddetto decreto “Milleproroghe”, che ha stralciato tutti gli emendamenti miranti a convogliare risorse nella cultura e nei Beni Culturali, non possiamo che constatare ancora una volta la scarsa attenzione della classe politica per il patrimonio culturale italiano. I continui proclami sulla importanza strategica dei beni culturali nello sviluppo economico e sociale del nostro paese, non si sono tradotti neppure in questa occasione in investimenti e in atti concreti che diano respiro a un settore ormai allo stremo a causa dei progressivi e inesorabili tagli praticati negli ultimi anni. Nonostante i frequenti allarmi delle Soprintendenze sulla cronica mancanza di personale tecnico e di fondi a disposizione, nonostante il rilievo mediatico internazionale dei crolli ai danni di monumenti unici al mondo, nonostante gli appelli degli intellettuali per lo stato di abbandono del nostro patrimonio, il Ministero dei Beni culturali, un tempo organo ad alto valore tecnico e fiore all'occhiello delle politiche di tutela, continua ad essere trattato dal governo alla stregua di un qualsiasi apparato amministrativo, senza alcun rispetto per le sue peculiarità.
Ci lascia sconcertati che nonostante la gravissima carenza di organico, derivata da decenni di mancanza di concorsi, la Funzione pubblica intimi al MIBAC, nel silenzio generale e soprattutto nella totale assenza del Ministro competente, di applicare un ulteriore e indiscriminato taglio del 10% sull'organico di fatto. Ci lascia sconcertati l’incomprensibile scelta, in base al DL 78/2010, di trasferire in toto al Mibac, lo stesso ministero a cui si impone un taglio del 10% dell’organico, le 150 unità del dismesso Ente Teatrale Italiano e dell'ex Ente Tabacchi (la maggior parte con contratto di diritto privato) senza valutare i profili professionali dei dipendenti e le esigenze del ministero stesso, che avrà in questo modo aree amministrative in esubero e aree tecniche sotto-organico. Ci lascia sconcertati ed è oltremodo offensivo che si riversino milioni di Euro nelle tasche delle società di diritto privato Arcus e Ales, (a quest'ultima sono stati riservati di recente, da parte dello stesso MIBAC, 12 milioni di euro da spendere tra Lazio e Campania) per assunzioni di personale e interventi operativi, mentre le sedi periferiche sono prive di risorse e gli idonei dell'ultimo duro e selettivo concorso pubblico, che potrebbero rappresentare un valore aggiunto per il Ministero, essendo in gran parte muniti di titoli accademici e specializzazioni post universitarie, sono lasciati in trepida attesa e con il costante timore che le graduatorie vadano in scadenza.
Noi riteniamo che le logiche che devono guidare il settore dei beni culturali, che per la sua unicità riconosciuta a livello mondiale potrebbe rappresentare la chiave di volta per uscire dalla crisi economica che attanaglia il nostro paese, debbano essere chiare, limpide e improntate a una strategia di lungo periodo. Di fronte all'attuale situazione, che conferisce al Ministero l'immagine di un organismo in disarmo, attendiamo dalla politica, maggioranza e opposizione, una risposta concreta che vada al di la delle dichiarazioni di impegno, e una scelta di campo, che è urgente e non più derogabile.

Comitato vincitori e idonei concorso MIBAC 500 posti Segreteria organizzativa c/o Dott.ssa Gianfranca Salis Via Managheri 19 08025 Oliena (NU)
mail: comitatoconc500mibac@tiscali.it

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