mercoledì 16 febbraio 2011

Beni culturali e decreto milleproroghe: niente di fatto. E adesso?

La soddisfazione del Ministro per i Beni e le Attività Culturali per i provvedimenti approvati con il maxi emendamento al decreto mille proroghe mi sembra un po' esagerata.
Se essi sono, dice il Ministro, "un primo importante segnale" e "due buoni risultati nell'interesse della cultura", come dobbiamo interpretare l'oblio calato sui gravi, e ben noti, problemi dei beni culturali?
Il piano straordinario per Pompei, dallo stesso Ministro con enfasi annunciato a dicembre, è stato bocciato per la seconda volta e, in generale, né al patrimonio archeologico, storico, artistico né al paesaggio è stata rivolta la benché minima attenzione, anzi sono state bocciate senza appello e senza discussione le relative proposte.
Quali sono le prossime mosse, se ci sono?
Ben venga "l'impegno per il reintegro del FUS", a quando l'impegno per la tutela dei beni culturali?

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