domenica 23 ottobre 2011

Assunzioni al MIBAC. La storia infinita...

Comitato vincitori e idonei concorso MiBAC 500 posti
comitatoconc500mibac@tiscali.it


Alla cortese attenzione
del Ministro per i Beni e le Attivita’ Culturali
On. Giancarlo Galan


Onorevole Ministro, e’ passato un anno da quando i rovinosi avvenimenti di Pompei diventarono in tutto il mondo l’emblema di un patrimonio culturale in abbandono, e oggi un nuovo crollo ci ricorda che i problemi sono ancora irrisolti.  Neppure le agognate risorse umane di alto profilo tecnico che dovevano essere attinte dalle graduatorie degli idonei del concorso bandito dal MIBAC in data 14 luglio 2008 sono arrivate a  supportare l’attivita’ di tutela e salvaguardia del Ministero, a dispetto dell’esplicita volonta’ politica di assumere nuovo personale qualificato.
Il suo insediamento a capo del dicastero aveva segnato una svolta concreta nelle politiche del governo, sancito dall’approvazione del decreto legge c.d. Omnibus (DL 31 marzo 2011, n. 34, Disposizioni urgenti in favore della cultura, in materia di incroci tra settori della stampa e della televisione, di razionalizzazione dello spettro radioelettrico, di moratoria nucleare, di partecipazioni della Cassa depositi e prestiti, nonche’ per gli enti del Servizio sanitario nazionale della regione Abruzzo) che ha autorizzato l’assunzione di 180 unita’ (in deroga alle disposizioni di cui all'articolo 2, comma 8-quater, del decreto-legge n. 194 del 30 dicembre 2009 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 25 del 26 febbraio 2010), attinte dalle graduatorie degli idonei dell’ultimo concorso arrivato dopo un attesa decennale.
Il decreto ha sancito la volonta’ politica di ridurre le carenze di organico, che stanno rendendo inattuabili le politiche di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale. Tutto sembrava far presagire una nuova stagione nel modo di concepire e gestire le Soprintendenze, che tornavano ad essere considerate, dopo tanti anni, organi tecnici di alto profilo e non valvole di sfogo per l'assorbimento di personale proveniente da enti dismessi.
Ma nonostante il decreto Omnibus fosse immediatamente esecutivo, come ha dimostrato il repentino aumento delle accise sul carburante, l’Amministrazione non ha proceduto alle assunzioni, neppure dopo la conversione in leggeIn seguito e’ arrivata la manovra di ferragosto (DL 138/2011) e un nuovo presunto blocco delle assunzioni, ma in realta’ all’art. 1 comma 4, e’ evidente che il blocco trova applicazione a partire dal 31 marzo 2012, e che quindi c’erano e ci sono ancora i tempi per dare corso alle norme di legge.
In data 22 settembre si e’ svolta davanti alla sede del Ministero una manifestazione del Comitato, e Lei ha dimostrato grande attenzione ed umanita’ nell’incontrarne i rappresentanti, ascoltarne le richieste e garantire per una soluzione alla situazione di stallo entro il mese di ottobre, assicurando che tutte le procedure sarebbero partite.
Abbiamo fortemente apprezzato il suo intervento in CdM, con l’inserimento nel ddl Stabilita’ della norma interpretativa per facilitare le assunzioni e le disposizioni per la formazione della graduatoria nazionale per le chiamate a Pompei, ma e’ notizia di qualche giorno fa lo stralcio dei relativi commi dal provvedimento.
Purtroppo ad oggi, passato un mese dal nostro presidio, con la legge di conversione (cosiddetto decreto Pompei) approvata da 5 mesi, la situazione e’ ANCORA di stallo totale e le disposizioni politico-amministrative ribadite a piu’ riprese risultano ancora completamente disattese e inattuate. Questo nonostante l’emergenza a Pompei e nel resto d’Italia si faccia sempre piu’ critica, proprio in un momento in cui il nostro Paese e’ considerato un sorvegliato speciale dall’UNESCO.
Sarebbe quindi necessario fare chiarezza sulla situazione sopra descritta, ma soprattutto sarebbe auspicabile che la burocrazia, lungi dal contrapporsi agli indirizzi di Governo, si adoperi per risolvere i problemi formali e passare ai fatti.


Non ci resta che rivolgerci direttamente a Lei, Onorevole Ministro, e chiedere  un suo intervento che dissolva i dubbi che in questi giorni di manovre, correttivi e tagli stanno minando fortemente la credibilita’ delle istituzioni e trasformando le rassicurazioni in vane promesse. Le chiediamo che si dia corso immediatamente alle disposizioni contenute nel DL 34/2011, avviando le necessarie procedure e che venga inserita nel Decreto Sviluppo, di imminente approvazione da parte del CdM, una norma che deroghi il MIBAC dall’obbligo di effettuare l’ulteriore taglio del 10% previsto dall’art. 1 comma 3 del DL 138 del 13 agosto 2011 , prescrizione che rischierebbe di vanificare gli sforzi da lei affrontati fin qui per salvaguardare il Suo Ministero.
Le porgiamo i nostri più cari saluti.
23 ottobre 2011