Così si apre il manifesto dei lavoratori della conoscenza
che lancia una campagna di sensibilizzazione per:
1. permettere ai lavoratori della conoscenza di riconoscersi: “Siamo noi il Quinto Stato” è il nostro slogan;
2. creare un grande racconto sul mondo del knowledge working, attraverso una serie di vi- deo-interviste rivolte ai lavoratori della conoscenza (alcune realizzate dagli ideatori del SN stesso, altre dagli aderenti all'iniziativa come azione di coinvolgimento “dal basso”). La convinzione è che, concretizzando in maniera visiva questa classe di lavoratori, potremo dare spessore a tutti i knowledge worker sparsi sul territorio, contribuendo anche a rendere conto della grandezza e della complessità del fenomeno;
3. sensibilizzare, fornire informazioni e approfondimenti sui temi legati al mondo del lavoro, ai diritti dei lavoratori, alle proposte di legge sulle riforme del mercato del lavoro;
4. promuovere l’aggregazione dei lavoratori della conoscenza, fornendo uno spazio, i mezzi e dei contenuti attorno a cui e in nome dei quali l’aggregazione possa aver luogo;
5. coinvolgere il più direttamente possibile i protagonisti reali del lavoro della conoscenza, per- mettendo loro di partecipare attivamente alla campagna;
6. rendere il più agevoli possibile le interazioni e la condivisione di prospettive e contributi at- traverso l’utilizzo del web come forma privilegiata (ma non esclusiva) di comunicazione e di incontro;
7. ideare proposte politiche e legislative per migliorare le condizioni dei knowledge workers.
http://knowledgework3rs.wordpress.com/Archeologi, lavoratori dei beni culturali tutti..che ne pensate?
A me piace l'idea di un fronte unito.
Sì, l'idea mi piace. Credo che il termine "knowledge worker" mi definisca esattamente.
RispondiEliminaAgghiacciante la video-intervista del 13.04.2011.
Sta nell'area semantica della battutaccia sugli studenti di archeologia : "Ma chi te lo fa fare a studiare così tanto per finire poi a zappare la terra?"...
Vediamo se la questione procede e in che modo.
Intanto, si continua a studiare.